domenica 23 dicembre 2012

Antivigilia di Natale

Il Natale è alle porte e i miei pensieri corrono.

Quando l'ottimista che è in me prende il sopravvento, mi dico che questo potrebbe essere l'ultimo Natale da sposini.
Quando la realista si affaccia, mi dico che, otre a questo, ancora un Natale da sposini ci aspetta.
La pessimista ... io non sono mai pessimista :)

Tra un anno vedremo chi avrà avuto ragione.

Proprio oggi ho preparato il biglietto d'auguri da mandare via mail e non ho potuto non pensare al futuro e ai desideri.

Buon Natale a tutti!





venerdì 14 dicembre 2012

Documenti a destinazione

Poco fa ci hanno comunicato che il 7 dicembre i nostri documenti sono stati depositati in Sename.

Che emozione fortissima! Mi sento ancora girare la testa!
Davvero non credevo che mi sarei emozionata così.

Ad ogni passo in più tutto diventa più concreto, più vero, più vicino.
Anche se è ancora molto lontano nel tempo è sempre più vicino nel cuore.

Non aggiungo altro.
Mi godo questo momento :)

venerdì 7 dicembre 2012

La verità narrabile

La settimana scorsa abbiamo partecipato ad un corso organizzato dall'associazione Le Radici e le Ali (www.leradicieleali.com).
Era da 6 mesi che non frequentavamo un incontro sull'adozione: è stato proprio un bel momento formativo e di confronto sia con lo psicologo, sia con le altre coppie.

Il tema era "la verità narrabile" ovvero come e quando affrontare con il bambino la sua storia, anche quando molto dolorosa.
Abbiamo scelto questo di seguire questo argomento perché sarà una delle prime cose che affronteremo quando diventeremo genitori.

Una delle cose che più mi ha colpito, alla quale non avevo mai pensato, è l'importanza di "aggiornare" la storia che raccontiamo in base al crescere del bambino. Arricchirla di particolari e dettagli che a noi possono sembrare irrilevanti ma che sono importantissimi per il che sta costruendo la sua identità.
Il rischio, soprattutto con i bimbi molto piccoli, è di continuare a raccontare la stessa storia, magari sottoforma di favola o racconto metaforico ... l'orsetto che si perde nel bosco non cresce mai, ma i nostri figli si!

Seguire questi incontri è un modo bello e molto utile per ingannare l'attesa.

A proposit o di attesa attendiamo ancora senza saper nulla: dove saranno i nostri documenti? Di sicuro non ancora in Sename.
Quanta pazienza...




giovedì 22 novembre 2012

Il tempo scorre

Da quanto tempo non scrivo più nulla!
Il tempo scivola via, né veloce né lento. Semplicemente se ne va.
E noi non sappiamo nulla, nulla di nulla.
Le ultime notizie, o per meglio dire "non notizie", sono relative al fatto che i nostri documenti sono in Cile ma non ancora in Sename.
Quando verranno depositati? Forse a fine mese ... forse.
Nessuna lamentela in proposito, solo un dato di fatto e una cosa prevedibile: i tempi si sono allungati un pochino più del previsto. Non troppo, ma un po' si.

Va bene così.
L'attesa, quella famosa e interminabile, si deve pur consumare in qualche modo.
Spero nel prossimo post di poter dire "siamo in lista d'attesa" :)

domenica 14 ottobre 2012

L'album

Visto che ho ricevuto un commento sull'importanza dell'album di presentazione, ho deciso di descrivere nel dettaglio il nostro. Forse può essere di spunto per qualcuno.

L'Ente ci ha dato delle indicazioni in termini di quantità e formato (max 15 foto e formato porta-listini) e le descrizioni scritte in spagnolo. Il resto libera scelta.

Come dicevo in un post precedente, scegliere le foto per presentarti a tuo figlio non è affatto facile!
Noi abbiamo scelto alcune foto nostre, di parenti prossimi, di amici e della casa e le abbiamo assemblate per dare l'idea della famiglia e degli spazi in cui si troveranno catapultati.

La prima è una foto nostra, con scritto "Mamma Cristina e Papà Enrico" (non vi dico i brividi che ho provato nello scrivere queste semplici parole!)
A seguire due foto della casa: la loro cameretta e la foto del salotto.
La cameretta non è già predisposta per il loro arrivo, ma non cambieremo i mobili e quindi la stanza sarà molto simile a quella che troveranno. Abbiamo pensato che potesse essere bello fargli sapere che c'è già uno spazio pronto ad accoglierli.

Poi le foto dei nonni, gli zii con i cugini e le due bisnonne.
Abbiamo fatto una foto di gruppo insieme agli amici che frequentiamo spesso (probabilmente vedranno di più loro che i nonni che vivono lontano!).

Abbiamo infine messo altre foto di coppia che dicessero qualcosa di più di noi: una foto sul balcone fiorito di casa, specificando che a me piace fare giardinaggio. Una foto con mio marito armato di macchina fotografica, il suo hobby. Una foto delle vacanze con i nostri nipoti e una della montagna ... Ora che ci penso, non abbiamo messo nessun riferimento ai lavori che facciamo ... però può essere un'idea in più.

Un totale di 13 foto per dire chi siamo e una splendida "copertina" disegnata dalla nonna artista che li aspetta con grande trepidazione.




lunedì 17 settembre 2012

Esperienze d'altri

Qualche tempo fa una conoscente mi ha chiesto informazioni sul nostro Ente perché una sua amica era molto in difficoltà nella scelta ed era ormai a ridosso della scadenza dei termini di assegnazione.

Oggi ho riscritto alla mia conoscente chiedendo come procedevano le cose per la sua amica, ecco la sua risposta:
"La mia amica ha avuto una gran fortuna…con l' adozione nazionale, nel giro di una settimana le hanno affidato un bambino di meno di un mese! Ora e’ a casa in maternità e il bambino che era nato piccolissimo sta crescendo bene."

Brividi, emozione e un primo immediato pensiero: "Qualcuno ce la fa in tempi più veloci".
Poi ho riflettuto ... 
Anche in questo caso, per quanto i tempi siano stati probabilmente più veloci di un'adozione internazionale, non sono stati affatto poi così veloci.

Ho fatto due conti: la coppia in questione ha chiesto a me le informazioni sull'Ente a fine giugno ed avevano in mano il mandato da quasi un anno (erano a ridosso della scadenza), quindi vuol dire che il loro bimbo è arrivato probabilmente poco dopo un anno dall'idoneità.

E' come dire che, per noi, si parlerebbe di maggio/giugno dell'anno prossimo.

Utile bagno di realtà per chi, come me ogni tanto, si aspetta già la chiamata da un giorno all'altro! 

giovedì 13 settembre 2012

Tutto tace

Eccomi più calma, più serena.
Sono quasi passati 15 giorni dall'incontro in Tribunale e non è successo niente.
Sto realizzando in questo momento che non ci sono rimasta male. Va bene così.
Ogni cosa a suo tempo.

La responsabile del nostro Ente mi ha detto che ultimamente stanno cambiando modalità: sembra che stiano chiamando le giovani coppie (sorrido sempre per questo "giovani"!) per conoscerle.
Probabilmente quindi il caso di abbinamento non c'era. 
Staremo a vedere.
Probabilmente riceveremo un'altra telefonata nel corso del tempo, ma per ora si torna a guardare lontano: lontano nel tempo e nello spazio.

E la confusione e la sovrapposizione di immagini si è dissolta.  

Abbiamo consegnato all'Ente i documenti da mandare in Cile.
Un gran sospiro di sollievo e un gran respiro per iniziare l'apnea.
Ora inizia l'attesa, quella vera, lunga, estenuante ... quella che non passa proprio più. Ma credo che avrò molto tempo per parlare di questo periodo, quindi non mi dilungo ora.

Due cose particolari legate ai documenti che abbiamo consegnato:
- L'Ambasciata del Cile: il primo contatto con il mondo cileno. Che dire? Tanta cordialità e tanti sorrisi e tanta lentezza e credo sia solo l'assaggio.
Ci hanno fissato l'appuntamento per consegnare i documenti (solo consegnarli) a distanza di 2 settimane dalla telefonata. Ce li hanno riconsegnati una settimana dopo e all'atto del ritiro abbiamo dovuto aspettare più di un'ora perché non erano pronti ... Totale di 3 settimane e una manciata di minuti volati via. Inizia ad assumere  una forma più chiara come si arriva a trascorrere anche più di due mesi in Cile per i passaporti dei bambini!

- L'album fotografico di presentazione. Prepararlo è stato emozionante e non semplice.
Come si scelgono 15 fotografie per presentarti a tuo figlio? In coppia, i nonni, gli zii, la casa, la cameretta, gli amici ... C'è tanta voglia di fare bella figura, di piacere, di fargli venire voglia di entrare nella nostra famiglia. Gli piaceremo?



giovedì 6 settembre 2012

Un battito di Ciglia

Ho deciso di non scrivere subito com'è andato il colloquio con il Giudice. Non l'ho fatto perché volevo aspettare che passasse un po' la confusione e l'affollamento di pensieri che popolano da qualche giorno la mia testa.
Visto che questo stato non passa, forse scrivere mi servirà a mettere un po' d'ordine. (se non sarà così, aspettatevi un post caotico!).

Venerdì incontro con il Giudice, una donna, e con un Assistente Sociale, sempre donna.
Dico subito che, secondo noi, l'incontro è andato bene ... molto bene!

A discapito delle aspettative, eravamo molto sereni e a nostro agio.
Abbiamo parlato con loro per un'ora circa su temi legati all'accoglienza di un bambino piccolo in questo momento della nostra vita.
Dal come ci potremmo organizzare con il lavoro a cosa so io, potenziale mamma, dell'accudire un bimbo piccolo/neonato. Io, fortunatamente, so cambiare pannolini, fare i bagnetti, usare uno scalda-biberon ... tre nipoti e un'esperienza da baby-sitter fanno la differenza? Forse si, forse no. Fatto sta che alla domanda ho risposto così.
E come pensiamo di gestire la "storia del bambino"?
Cosa vi spaventa di più?

... domande ... risposte.

Eravamo emozionati ma sereni e felici di essere lì e di avere l'opportunità di essere ascoltati.

Alla fine del colloquio il Giudice ci ha congedato dicendoci che per la nostra "giovane età" (abbiamo tutti e due 36 anni) e per alcune caratteristiche (non ha specificato quali) potremmo essere ricontattati nel corso del tempo per ulteriori approfondimenti ... forse ha usato anche il termine "probabilmente", ma ora non ne sono più così sicura.

Emozione, felicità mista al timore di sperarci davvero.
E' stato come sentirsi dire di essere stati ammessi ad una scuola esclusiva. Questo non vuol dire avere la promozione in tasca, ma almeno iniziamo a figurare nel registro!

Ed è qui che subentra il caos!

Siamo usciti consapevoli di poter coronare il nostro sogno prima del previsto. Non è detto, ma pensiamo di avere qualche opportunità.
Il nostro sogno che fino alla settimana scorsa aveva la forma di due bambini cileni grandicelli, si mescola con l'immagine di un bimbo piccolo di chissà quale provenienza.
Due fotografie che si sovrappongono e che impongono azioni e comportamenti diversi. Pensieri diversi e a volte in contrasto tra di loro ... appunto il caos!

Mi sento frastornata, sono tesa e in attesa.
Nonostante tutte le raccomandazioni che mi sono fatta sullo stare con i piedi per terra, lo ammetto, mi sento tra le nuvole. Ed è una sensazione mista tra gioia e paura.
Probabilmente mi sto solo illudendo e le illusioni tendono a far male.

Penso che se non richiameranno entro questa settimana o la prossima, vorrà dire che la lotteria l'avrà vinta qualcun altro e allora tornerò a concentrarmi sulla prospettiva, più a lungo termine, dei miei due splendidi bimbi cileni.

La cosa veramente bella è che, in un modo o nell'altro, in tempi più o meno lunghi, diventeremo genitori.
Ora lo so con una certezza più profonda.

giovedì 30 agosto 2012

E se ...

Più di un mese di silenzio, effetto vacanze. Vacanze dedicate anche al recupero dei documenti da mandare in Cile. Ormai dovremmo avere tutto e lunedì li portiamo al Consolato Cileno per le ultime vidimazioni.
Ma non è della fatica burocratica che oggi voglio scrivere è di quello che accadrà domani.

Le nostre vacanze si sono concluse venerdì con una telefonata ... LA TELEFONATA!
Quella telefonata che tutte le coppie in attesa di un figlio non osano nemmeno sperare di ricevere.
Ci ha chiamato un Giudice Onorario del Tribunale dei Minori per "un approfondimento in merito alla nostra disponibilità all'adozione nazionale. Nulla di più" ... si certo, con tutto quello che hanno da fare al tribunale ti chiamano solo per una chiacchierata!
Tutti sanno che in attesa dell'adozione internazionale prima o poi ti chiamano.
Tutti sanno che quando chiamano è perché c'è un'ipotesi di abbinamento.
Tutti sanno che oltre a noi hanno chiamato altre 4,5,6 o 10 coppie.
Tutti sanno che poi, nel 90% dei casi il bambino va ad un'altra coppia.
Tutti lo sanno e lo so anch'io.
E' comunque difficile non pensare a quel 10% di probabilità che mi separa dal "un giro in tribunale" al "cambiamento della vita" ... una linea sottile ...
Cerco di non pensarci e domani vorrei riuscire ad essere serena davanti al Giudice, ma so già che crollerò miseramente sotto i colpi dell'ansia e dell'eccitazione. Il risultato sarà un colloquio agitato quanto basta per far pendere l'ago della bilancia a favore di qualcun altro. Ma forse è quello che capita a tutte le coppie in questa situazione (dubito che ci sia qualcuno che riesca a mantenere il totale controllo di sé e delle sue emozioni) ... e questo riporta l'ago in pari.
Ognuno, come sempre, si gioca la sua partita e domani è una sfida da coppa.

mercoledì 25 luglio 2012

Sindaco

Il nostro percorso adottivo ci ha portato addirittura ad una convocazione ufficiale da parte del Sindaco!
Infatti tramite i servizi sociali che ci hanno seguito nell'indagine psicosociale, abbiamo chiesto la lettera di onorabilità al Sindaco. E lui, più o meno inaspettatamente, ci ha voluti conoscere!
Siamo molto contenti perché stiamo incontrando persone estremamente disponibili e pronte ad incoraggiarci ... incluso il Sindaco della nostra città che ha trovato il tempo, in brevissimo tempo, di conoscere 2 dei suoi 40.000 cittadini!
Che dire: GRAZIE!!


lunedì 16 luglio 2012

Asterix alle Olimpiadi

Oggi ho iniziato la raccolta dei documenti: telefonate e passaggi da un ufficio all'altro.
I risultati non sono promettenti: molti documenti che speravo di ottenere dal Comune, in realtà li dobbiamo andare a prendere chissà dove: questo rallenta e crea frustrazione.
E sono solo all'inizio!!!
L'aspetto che meno ci preoccupa, e che invece spesso disorienta, sono le 3 lettere di onorabilità.
Di che si tratta? Lettere di raccomandazione scritte da persone "importanti"!
Insomma il Cile, ma non solo il Cile, apprezza molto che esponenti pubblici presentino la coppia ... già, raccomandazioni proprio come le intendiamo anche noi in alcuni contesti!

Noi abbiamo optato per:
- il Parroco (la cui voce deve però essere convalidata dalla Curia ... ancora un po' dal Papa in persona!)
-Un caro amico Presidente di un istituto di credito (ai Cileni piacciono molto le figure di "Presidente" di qualcosa)
Ancora incerta la terza lettera: Sindaco o Medico? Sarebbe meglio il Sindaco, ma viviamo in una città abbastanza grande da non avere un contatto diretto con il primo cittadino e questo complica le cose.
Più agevole la lettera del Medico di base, ma forse anche qualcuno di voi potrebbe avere delle perplessità sul proprio medico ... noi ce l'abbiamo. Brava persona, hè, però ...
Sembra però che possa andar bene qualunque medico ... vedremo.
Insomma, le lettere di onorabilità sembrano complessivamente agevolmente reperibili :)

Per il resto "Asterix alle Olimpiadi-La casa che rende pazzi" possa rendere bene l'idea ;)

venerdì 6 luglio 2012

Cile

Fatto!
Abbiamo assegnato il mandato a Fondazione Nidoli e proprio oggi abbiamo confermato il paese in cui, molto probabilmente, ci stanno già aspettando i nostri figli: CILE.

Avendo già le idee molto chiare sull'area geografica, la scelta del paese non è stata complicata e a maggior ragione visto non c'erano troppe opzioni tra cui scegliere.
Siamo stati un po' attratti anche dal Perù. Abbiamo però desistito perché in Perù ci sono gruppi di fratelli numerosi che quando vengono separati, viene chiesto ai genitori di mantenere i contatti e spesso vengono fatti adottare nella stesso paese. Insomma la richiesta di mantenere un legame, per quanto labile e spot, per noi è un po' troppo impegnativo.
Quindi CILE!

Ho appena aperto la mail con le informazioni sui documenti necessari per avviare la pratica.
Mi avevano detto che erano molti, ma non pensavo davvero COSI' TANTI!!!!
E oltre ai documenti da recuperare, bisogna fare attenzione a molte cose, altrimenti le pratiche rischiano di incastrarsi nella burocrazia.

Per fortuna ho la possibilità di muovermi in totale autonomia nella gestione del mio tempo, altrimenti sarebbe stato ancor più faticoso.

Voglio riuscire ad avere tutto in mano entro settembre ... lo so che sembra tanto tempo, ma credo sia una stima realistica ... soprattutto con le ferie di mezzo!

La cosa importante è avere LA META :)




martedì 26 giugno 2012

Vigilia assegnazione mandato

Sono le 19 e dopo una giornata di lavoro i miei pensieri iniziano a divagare sulle questioni esistenziali che ben conosciamo.
Domani abbiamo l'incontro con Fondazione Nidoli per l'assegnazione del mandato.
Non mi sento nervosa, ma non sono nemmeno tranquilla.
Spero che l'idea che ci siamo fatti dell'ente domani possa trovare tutte le conferme del caso.

E' un incontro importante. Anche se non mi è chiaro cosa avverrà e quanto ci spingeremo verso le decisioni che contribuiranno a rendere più concreto il percorso verso i nostri figli.
Sarà il momento della scelta del paese? Età? problemi fisici? fratelli? o forse è troppo presto?
Noi siamo sempre più orientati al Sud America e alla doppia sfida di due bambini.
Troveremo incoraggiamento? o un muro di ostacoli?

Non lo so, non lo so proprio, ma ci penso.

mercoledì 20 giugno 2012

Decisione presa

In un percorso come quello dell'adozione, le idee che abbiamo vengono spessissimo ribaltate e ci si trova a rivedere le proprie posizioni.
Ancora una volta la scelta dell'ente è al centro di questo post.
Dall'ultima volta che ho scritto, sono maturate ulteriori riflessioni tra me e mio marito. Abbiamo riletto tutte le informazioni raccolte sui due enti attraverso uno sguardo diverso, cercando di andare oltre.
Il risultato di queste riflessioni ci ha portati alla scelta di dare la precedenza ad uno solo dei due corsi, con l'opzione di prenderci dell'altro tempo se non ne fossimo usciti soddisfatti.

Nel weekend appena trascorso abbiamo seguito il corso che è stato molto bello, interessante e impegnativo. Abbiamo trovato grande competenza ed esperienza nelle due psicologhe. Un vero sostegno a cui appoggiarci durante il percorso.
Eravamo in 10 coppie, tra cui anche 2 coppie alla seconda adozione e una con già un figlio naturale.
Abbiamo affrontato temi legati soprattutto alla coppia:
- L'importanza della distinzione tra i ruoli genitoriali (un bellissimo approfondimento sul ruolo del papà che spesso viene dato per scontato)
- il tema della mamma "di pancia"
- Come si affronta il dolore dell'abbandono
- Testimonianze di due coppie adottive
- L'accoglienza di bimbi di età diversa
ma soprattutto l'assetto della coppia, che sta alla base della buona riuscita dell'adozione.

Con questa esperienza nel cuore e nella testa, proprio poco fa ho chiamato l'ente per chiedere la loro disponibilità ad accettare il nostro mandato.
Fondazione Nidoli ha accolto la nostra richiesta e presto inizieremo con loro il viaggio verso i nostri figli!

Sono felice, emozionata, impaziente di fare qualcosa e di scegliere la destinazione.
Un tam tam di emozioni tra le quali non vedo segnali di paura ... Mi devo preoccupare?

martedì 29 maggio 2012

Chiariamoci le idee

Il nostro bisogno di chiarimento sugli enti sta giungendo ad un epilogo: negli ultimi giorni abbiamo infatti attuato il piano B ed ecco l'esito.
Ho deciso di svelare anche i nomi degli enti giunti al ballottaggio finale:
Fondazione Nidoli di Varese (primo ente preso in considerazione) e Il Conventino di Bergamo 

Abbiamo riparlato con la responsabile dell'ente con cui non ci eravamo trovati con l'assistente sociale (F.Nidoli) e la nostra primissima impressione positiva ha trovato nuovamente le sue conferme.

Oggi abbiamo incontrato anche i rappresentati de Il Conventino e, cosa che realmente non avevo preso in considerazione, ci sono piaciuti molto anche loro e a mio marito anche di più.

Ora che si fa? Non è semplice scegliere sulla base di qualche scambio di battute.
Abbiamo quindi deciso di farci meglio un'idea su entrambi attraverso i loro corsi di formazione pre-mandato.

Fortunatamente, in entrambi i casi, si svolgeranno il mese prossimo, quindi ovviamo al rischio di dover aspettare settembre.

Da tutto ciò come ne esco io? Frullata! Non è semplice rivedere le proprie idee e rimetterle in discussione. Quel che sembrava chiuso è invece ancora apertissimo. Spero che il corso serva davvero a fare da spartiacque.

Un altro motivo, a mio avviso importantissimo, di riflessione è il paese di destinazione: noi da sempre ci siamo orientati al Sud America. Da entrambi gli incontri però, questa nostra certezza inizia a vacillare. Sembra che in questo momento in quella parte del mondo l'adozione proceda a rilento e con abbinamenti a bimbi già grandicelli (8 anni). I segnali che ci stanno arrivando sono quelli di rivedere la nostra idea per arrivare in tempi più rapidi alla costruzione della nostra famiglia.
Nello specifico si parla di alcuni paesi dell'Europa dell'Est che hanno una buona gestione in tema di adozione: Bulgaria, Moldova, Polonia.
Mi rendo conto in modo chiarissimo ora cosa si intende per "bambino immaginato" e, vi sembrerà assurdo, ma io faccio molta fatica a non immaginare per noi un bimbo del Sud America! Potere della mente! A forza di pensare oltre oceano fatico nell'orientami verso una realtà molto più vicina!

Ho molto da riflettere ed elaborare.

PS oggi, mentre aspettavamo di fare il colloquio a Il Conventino, è arrivato un futuro papà che domani parte per l'Ucraina. La sua emozione e agitazione erano contagiose! Chissà quando toccherà a noi ....     

giovedì 17 maggio 2012

Di Ente in Ente

La scelta dell'Ente a cui affidare il mandato per l'adozione internazionale (e parte della propria vita!) è un tema molto delicato.
Tutti vi diranno che la scelta è SOGGETTIVA.
Anch'io confermo questo principio di base, soprattutto in riferimento ad alcuni colloqui conoscitivi che per noi erano disastrosi e che per altri erano il massimo. Assoluta soggettività.

L'unico vero suggerimento che mi permetto di dare, e che io stessa ho ricevuto, è:
MUOVETEVI PER TEMPO (grazie Paola per questa tua indicazione!).
Muoversi per tempo vuol dire iniziare a incontrare gli Enti a ridosso del colloquio di approfondimento con il Giudice (molti Enti lo fanno solo quando avete già almeno la data del colloqui) e nei due mesi successivi in attesa del decreto. In questo modo riuscirete a veder un numero sufficiente di Enti per farvi un'idea e per essere pronti appena avrete il decreto in mano.

Anche i criteri che portano alla short list degli Enti da visitare (sono tantissimi e non è possibile andare da tutti) sono del tutto soggettivi.

Per dover di cronaca, e per memoria personale, vi dico quali sono stati i nostri:
- Provenienza del bambino (noi preferiremmo il Sud America quindi abbiamo preso in considerazione solo gli enti che trattano quell'area)
- Dimensione dell'Ente (no troppo grande no troppo piccolo o basato sul volontariato)
- Vicinanza della sede principale dell'Ente alla nostra residenza

Con questi criteri abbiamo deciso di vedere massimo 5 Enti.
Tra questi 5 Enti è scattato subito il feeling con uno.
Tutto questo è avvenuto 5 mesi fa.

Lunedì, decreto alla mano, ci siamo presentati per il colloquio di premandato all'Ente del feeling e ... e le cose non sono andate come ci aspettavamo!
Il feeling non si è riconfermato con l'Assistente Sociale con cui abbiamo parlato: si aspettava da noi una determinazione che non avevamo e noi ci aspettavamo da lei un supporto che non è arrivato. Non vi dico la frustrazione!

Risultato: stiamo rimettendo in discussione la nostra scelta.
I prossimi passi sono già pianificati: stiamo fissando un colloquio premandato con un altro Ente (per avere un termine di paragone) e abbiamo già fissato un altro colloquio di approfondimento con la responsabile dell'Ente con cui avevamo avuto feeling.

Speriamo di sbrogliare presto la questione e poter assegnare il mandato prima dell'estate, altrimenti tutto slitta a settembre!

venerdì 11 maggio 2012

Idoneità a pieni voti!

Ieri finalmente abbiamo letto quello che i Giudici del Tribunale dei Minori di Milano hanno decretato rispetto alla nostra idoneità all'adozione internazionale: promossi a pieni voti!
Ovvero nessuna limitazione o vincolo su età e "quantità" di bimbi. Inoltre hanno espresso una bellissima opinione della nostra coppia che sarà sicuramente un ottimo biglietto da visita per l'ente :)

Siamo felicissimiiiiiiiiii!!!!!!

Già lunedì abbiamo l'incontro con l'assistente sociale dell'ente che vorremmo ci seguisse in questa nostra avventura.
Appena riesco voglio scrivere come siamo arrivati alla sua scelta.

Per ora mi godo la felicità dell'idoneità :)

mercoledì 9 maggio 2012

Busta verde

Oggi ho avuto la certezza di non aver capito male al telefono!
E' arrivata la notifica che ci invita ad andare a ritirare il "provvedimento" (così viene definito).
In questa notifica c'è testualmente scritto:
DICHIARA I CONIUGI IDONEI ALL'ADOZIONE INTERNAZIONALE

Che sospiro di sollievo! E domani facciamo di tutto per avere in mano il documento e svelare i dettagli di questa idoneità.

Può essere utile sapere che la notifica ci è arrivata per posta e che dalla decisione presa all'arrivo della notifica sono passati la bellezza di 20 gg. Ecco come se ne va il tempo!

venerdì 27 aprile 2012

Idoneità: c'è davvero?

Ho chiamato! Finalmente ho chiamato il Tribunale dei Minori.
Di prassi, per sapere l'esito del decreto per l'adozione internazionale è necessario aspettare la notifica e ritirare il documento.
Noi in questo facciamo eccezione.
Facciamo eccezione perché la nostra pratica non ha seguito la prassi.
Nessuna agevolazione, nessuna raccomandazione. Al contrario solo un intoppo. Un grosso intoppo che ci ha bloccati per due mesi tra le mura del Tribunale!
Non si sa come, non si sa perché (ed è abbastanza inutile e dannoso chiederselo e chiederlo), la nostra pratica, dopo il colloquio con il Giudice, non è stata passata in camera di consiglio. Ovviamente se ne sono accorti solo dopo che io, non vedendo arrivare nessuna notifica del decreto, ho chiamato per chiedere informazioni.
Insomma, per farla breve, hanno sollecitato la documentazione ed eccoci qui alla gestione particolare della nostra pratica, che include la comunicazione telefonica dell'esito.

Ho chiamato per avere informazioni sull'esito e, quasi sottovoce, mi hanno detto che C'E' L' IDONEITA'!!!!
Non vi dico l'emozione, la gioia, la felicità!
Non più capito niente! Lacrimoni, ginocchia tremanti, voce strozzata e saltelli e sorrisi e gridolini!

Questo è accaduto 3 giorni fa.
Poi è scattata l'ansia!

Come l'ansia?! Ansia, ansia allo stato puro.
Per cosa? Fondamentalmente per quello che potrebbe esserci scritto o non scritto sul decreto!
Tante domande e dubbi.
Le prime date della fallibilità dell'essere umano: "e se ho capito male?" "e se a sbagliato a leggere?".
Poi a seguire: "E se ci sono forti limitazioni?" "E se è per un solo bimbo?" ... E SE ... E SE ...
E' un peccato che la felicità del momento venga così mitigata dall'ansia e dall'emotività.

Infatti il giorno dopo la notizia, tutta questa emotività è esplosa in una giornata di incomprensioni di coppia. Per fortuna siamo riusciti a non fermarci in superficie e a far emergere la vera natura del problema e ad affrontarla.

Ora la contentezza è tornata a prendere il posto dell'ansia. Rimane l'attesa del documento che darà una svolta decisiva e formale al percorso che stiamo seguendo.

Presto nuovi aggiornamenti.

lunedì 16 aprile 2012

Corso di formazione

Durante l'attesa della convocazione del Tribunale dei Minori per il colloquio con il Giudice, abbiamo ingannato il tempo con due attività:
- il corso di formazione all'adozione
- la ricerca dell'ente

In questo post vi parlerò dell'interessantissima esperienza del corso di formazione.
Ho scoperto che, nella maggior parte dei casi, questo corso è OBBLIGATORIO e fa parte di una delle tappe dell'adozione. Nel nostro caso non era così. Il nostro comune lo consiglia ma non obbliga a farlo.
Suggerisco caldamente di partecipare a questi incontri e di farlo un po' prima di quando l'abbiamo fatto noi, che aiuta molto!

Siamo entrati in contatto con un'associazione di genitori adottivi, Le radici e le ali di Paderno Dugnano (MI), e abbiamo seguito da loro il corso.

Eravamo una decina di coppie seguiti da una psicologa e da una mamma adottiva.
E' un buon modo per avere chiarimenti sia sulle prassi burocratiche, sia su opportunità ed ostacoli.
Ci si confronta, si creano legami, ci si aiuta.
Anche solo sentire l'esperienza degli altri è utile a farsi un'idea più chiara di quello che potrà avvenire sia prima sia dopo l'adozione.

Se il corso viene fatto all'inizio del percorso adottivo, permette di iniziare a mettere in discussione alcuni aspetti che poi verranno affrontati nell'indagine psicosociale o con il giudice.

Uno dei temi più sensibili e delicati, soprattutto per la donna, è l'elaborazione del lutto della mancata gravidanza.
Nella serata in cui è stato affrontato questo argomento ho visto le reazioni più forti: coppie che faticano ad accettare l'idea che per adottare un bambino è necessario accantonare l'idea di averne uno biologicamente.
E' una cosa difficile, difficilissima, profonda e personale.
E' una consapevolezza che scatta dentro: non piangi più quando hai il ciclo, fai l'amore per piacere e non per procreare, noti tutti i bimbi adottati e meno le carrozzine e le pance.
Insomma un lento passaggio verso l'accettazione, almeno per me è stato così.
 
Il percorso verso l'adozione è fatto anche di questi passi dolorosi, ma a mio avviso necessari per aprire davvero le porte ad un'idea di mamma e papà nuova.

mercoledì 11 aprile 2012

Indagine Psicosociale

Una delle fasi più temute del percorso di adozione è quella legata ai colloqui dell'indagine psicosociale.
E ci sono molte ragioni per temerla!
Di tutte le esperienze che sentirete in merito, almeno nel 90% dei casi ve ne parleranno come di un'esperienza terribile, soprattutto a causa delle due cattivissime e incompetenti figure che la eseguono: psicologo e assistente sociale. 
La nostra esperienza è invece molto positiva, fatta di confronto con gli esperti e di totale apertura.

Parliamoci chiaro: non è stata affatto una passeggiata. I temi toccati sono tanti e molto profondi. E quando serve, picchiano duro: Le famiglie d'origine, l'educazione ricevuta, la quotidianità della coppia, l'elaborazione del lutto di non poter avere figli, l'organizzazione familiare post adozione ... e chi più ne ha più ne metta!
Più resistenza si pone, più male fa. Almeno questa è la mia idea.

L'indagine psicosociale si è conclusa con una relazione di 11 pagine dove viene illustrata per filo e per segno la nostra storia e dove vengono messe in luce le abilità e le lacune come potenziali genitori. Un quadro clinico perfetto e, per fortuna, più positivo che negativo. (quando ce l'hanno letta mi ha fatto una certa impressione)
Con questa relazione si conclude la "fatica" per rendere completa la nostra disponibilità all'adozione nazionale: basta, non serve fare altro! Siamo a disposizione!

Ogni tanto penso a questo documento che ora è depositato in una grande stanza dei Tribunale dei Minori ... insieme a migliaia di altre cartelle simili alla nostra! Che probabilità c'è di essere scelti per un'adozione nazionale? 
Statistiche dicono che nella giurisdizione di Milano una coppia su 30 adotta con la nazionale. Non è facile, ma non è impossibile. Se dovessi ricevere la fatidica telefonata che, dall'oggi al domani, ci sconvolge la vita, ne sarete informati :)

Sicuramente una buona relazione è la base per sperare anche nell'idoneità finale per l'adozione internazionale, ma questo ve lo saprò dire solo fra qualche giorno!




martedì 10 aprile 2012

Dalla dichiarazione di disponibilità ad oggi (sintesi)

Depositata la domanda di disponibilità all'adozione, è iniziata l'attesa dei colloqui.
E' bene sapere che ogni Comune di residenza gestisce con autonomia la prassi dell'indagine psicosociale e ne ho sentite davvero di tutti i colori.
Incontri sempre in coppia oppure separati. Fatti in Comune o all'Asl. Da un minimo di 6 incontri ad un numero infinito di 13. Dal corso obbligatorio prima dei colloqui a quello da fare addirittura prima di mandare i documenti al tribunale: ogni racconto mille variabili.
Quindi il mio suggerimento in proposito è verificare con i servizi sociali del vostro Comune di residenza (magari chiedete due volte per sicurezza!).
Poi quando vi confronterete con amici e conoscenti, a volte gioirete e altre volte meno per la prassi che è toccata a voi.

Il nostro percorso è stato il seguente:
- Dopo un mese dalla spedizione dei documenti in Tribunale ci hanno chiamato i Carabinieri per una chiacchierata di "accertamenti" (è stata sufficiente la presenza solo di mio marito)
- Silenzio per quasi 3 mesi e poi ci hanno convocato per l'indagine psicosociale presso i Servizi Sociali
- 5 colloqui fatti, sempre in coppia con Assistente Sociale e Psicologa + visita a casa + colloquio finale per leggere la relazione. Il tutto in tre mesi.
- Dopo 2 mesi dalla chiusura dell'indagine psicosociale, colloquio con il Giudice per l'idoneità all'adozione internazionale.
- Sono passati da allora 4 mesi (oggi!) e, forse, avremo il decreto a fine mese.

La sintesi serve per chi vuole farsi un'idea di massima, quel che c'è in mezzo è tutta un'altra storia.
Voglio raccontare, un po' per volta, i passaggi e le esperienze più significative di questo anno appena trascorso.

venerdì 30 marzo 2012

Il primo passo

Tralascio i dettagli che hanno preceduto la nostra scelta di diventare genitori adottivi.
Il percorso, in estrema sintesi, va dallo shock di scoprire di avere pochissime chance di avere figli, al tentativo di fecondazione assistita, al relativo trauma del capire che le chance sono praticamente nulle, si finisce poi nel buco nero del "e adesso?", fino all'intravedere una nuova strada e al voler capire se è quella che fa per noi.
Da qui voglio partire.

Intorno a Natale del 2010 abbiamo iniziato a chiederci se l'adozione potesse essere il nostro futuro e, soprattutto, se noi saremmo stati capaci di diventare genitori adottivi (ancora oggi questo secondo punto mi fa tremare le ginocchia!).
Abbiamo parlato con un paio di coppie che aveva già adottato. Abbiamo raccolto informazioni sulla burocrazia che sta dietro. Ma soprattutto abbiamo molto parlato tra di noi.
Un bel giorno di inizio febbraio 2011 decidiamo che era il momento di compilare le domande di adozione nazionale e internazionale e di spedirle al Tribunale dei Minori di Milano.

Premetto che, per scelta, abbiamo deciso di non farci troppe domande sulle strane informazioni da allegare alla documentazione. Abbiamo quindi stampato i documenti dal sito del Tribunale, recuperato i certificati necessari, incluse le autorizzazioni da parte dei nostri genitori e tutti gli esami medici richiesti, allegato la nostra foto e infine compilato il questionario che, per semplicità, chiamerò "che bambino vuoi".
In questo simpatico questionario, il Tribunale dei Minori chiede qual è la disponibilità della coppia rispetto al bambino. Ad esempio: lo vuoi bianco, giallo, nero, sano, malato, piccolo, grande, uno o due ...
La nostra reazione, oltre allo sconcerto, è stata quella di dare la massima disponibilità a qualunque cosa. Ci siamo detti, infatti "Avremo tutto il tempo, grazie anche all'indagine psicosociale, di comprendere meglio e di modificare i parametri".
Questo è vero: si può modificare quella scheda tutte le volte che si vuole, ma forse è meglio avere le idee più chiare prima di compilarla. Questo noi l'abbiamo scoperto solo dopo!


Uno scopo

Finalmente ho deciso come usare questo spazio.
Voglio raccontare, ma soprattutto ricordare e mantenere una traccia della mia esperienza di adozione.
Hé già! Sarò una futura mamma adottiva. Il futuro è d'obbligo visto che ne passerà ancora moltissimo di tempo prima che questo progetto si possa concretizzare.

Dicevo che voglio tenere un diario di questi anni, ma rispetto a questo parto già in difetto di un anno! Il nostro percorso è infatti iniziato formalmente 13 mesi fa. Quindi queste prime pagine del mio blog risentiranno già della naturale rielaborazione dei ricordi, ma ci voglio provare lo stesso.

Mi sto dando delle regole: prima tra tutte quella di non tornare indietro a correggere quello che ho scritto. Quindi, anche se non sarà in un italiano perfetto, pazienza! Non è un libro. La considero una chiacchierata.

venerdì 20 gennaio 2012

Inizio

"C'è sempre un inizio in ogni cosa che si fa, c'è chi insegna quel che devi fare" (cit. Audio 2)
In questo caso c'è l'inizio, che è questo, ma non c'è nessuno che mi insegni come fare: autodidatta.
Cosa si scrive in un blog? A cosa serve un blog? Perchè ho aperto un blog?
Ho qualche vaga e confusa idea di come rispondere a queste domande. Forse con il tempo la nebbia si diraderà e tutto sarà più chiaro.
Però ora ci sono e voglio proprio vedere che effetto fa!
P U B B L I C A.......................