venerdì 27 aprile 2012

Idoneità: c'è davvero?

Ho chiamato! Finalmente ho chiamato il Tribunale dei Minori.
Di prassi, per sapere l'esito del decreto per l'adozione internazionale è necessario aspettare la notifica e ritirare il documento.
Noi in questo facciamo eccezione.
Facciamo eccezione perché la nostra pratica non ha seguito la prassi.
Nessuna agevolazione, nessuna raccomandazione. Al contrario solo un intoppo. Un grosso intoppo che ci ha bloccati per due mesi tra le mura del Tribunale!
Non si sa come, non si sa perché (ed è abbastanza inutile e dannoso chiederselo e chiederlo), la nostra pratica, dopo il colloquio con il Giudice, non è stata passata in camera di consiglio. Ovviamente se ne sono accorti solo dopo che io, non vedendo arrivare nessuna notifica del decreto, ho chiamato per chiedere informazioni.
Insomma, per farla breve, hanno sollecitato la documentazione ed eccoci qui alla gestione particolare della nostra pratica, che include la comunicazione telefonica dell'esito.

Ho chiamato per avere informazioni sull'esito e, quasi sottovoce, mi hanno detto che C'E' L' IDONEITA'!!!!
Non vi dico l'emozione, la gioia, la felicità!
Non più capito niente! Lacrimoni, ginocchia tremanti, voce strozzata e saltelli e sorrisi e gridolini!

Questo è accaduto 3 giorni fa.
Poi è scattata l'ansia!

Come l'ansia?! Ansia, ansia allo stato puro.
Per cosa? Fondamentalmente per quello che potrebbe esserci scritto o non scritto sul decreto!
Tante domande e dubbi.
Le prime date della fallibilità dell'essere umano: "e se ho capito male?" "e se a sbagliato a leggere?".
Poi a seguire: "E se ci sono forti limitazioni?" "E se è per un solo bimbo?" ... E SE ... E SE ...
E' un peccato che la felicità del momento venga così mitigata dall'ansia e dall'emotività.

Infatti il giorno dopo la notizia, tutta questa emotività è esplosa in una giornata di incomprensioni di coppia. Per fortuna siamo riusciti a non fermarci in superficie e a far emergere la vera natura del problema e ad affrontarla.

Ora la contentezza è tornata a prendere il posto dell'ansia. Rimane l'attesa del documento che darà una svolta decisiva e formale al percorso che stiamo seguendo.

Presto nuovi aggiornamenti.

lunedì 16 aprile 2012

Corso di formazione

Durante l'attesa della convocazione del Tribunale dei Minori per il colloquio con il Giudice, abbiamo ingannato il tempo con due attività:
- il corso di formazione all'adozione
- la ricerca dell'ente

In questo post vi parlerò dell'interessantissima esperienza del corso di formazione.
Ho scoperto che, nella maggior parte dei casi, questo corso è OBBLIGATORIO e fa parte di una delle tappe dell'adozione. Nel nostro caso non era così. Il nostro comune lo consiglia ma non obbliga a farlo.
Suggerisco caldamente di partecipare a questi incontri e di farlo un po' prima di quando l'abbiamo fatto noi, che aiuta molto!

Siamo entrati in contatto con un'associazione di genitori adottivi, Le radici e le ali di Paderno Dugnano (MI), e abbiamo seguito da loro il corso.

Eravamo una decina di coppie seguiti da una psicologa e da una mamma adottiva.
E' un buon modo per avere chiarimenti sia sulle prassi burocratiche, sia su opportunità ed ostacoli.
Ci si confronta, si creano legami, ci si aiuta.
Anche solo sentire l'esperienza degli altri è utile a farsi un'idea più chiara di quello che potrà avvenire sia prima sia dopo l'adozione.

Se il corso viene fatto all'inizio del percorso adottivo, permette di iniziare a mettere in discussione alcuni aspetti che poi verranno affrontati nell'indagine psicosociale o con il giudice.

Uno dei temi più sensibili e delicati, soprattutto per la donna, è l'elaborazione del lutto della mancata gravidanza.
Nella serata in cui è stato affrontato questo argomento ho visto le reazioni più forti: coppie che faticano ad accettare l'idea che per adottare un bambino è necessario accantonare l'idea di averne uno biologicamente.
E' una cosa difficile, difficilissima, profonda e personale.
E' una consapevolezza che scatta dentro: non piangi più quando hai il ciclo, fai l'amore per piacere e non per procreare, noti tutti i bimbi adottati e meno le carrozzine e le pance.
Insomma un lento passaggio verso l'accettazione, almeno per me è stato così.
 
Il percorso verso l'adozione è fatto anche di questi passi dolorosi, ma a mio avviso necessari per aprire davvero le porte ad un'idea di mamma e papà nuova.

mercoledì 11 aprile 2012

Indagine Psicosociale

Una delle fasi più temute del percorso di adozione è quella legata ai colloqui dell'indagine psicosociale.
E ci sono molte ragioni per temerla!
Di tutte le esperienze che sentirete in merito, almeno nel 90% dei casi ve ne parleranno come di un'esperienza terribile, soprattutto a causa delle due cattivissime e incompetenti figure che la eseguono: psicologo e assistente sociale. 
La nostra esperienza è invece molto positiva, fatta di confronto con gli esperti e di totale apertura.

Parliamoci chiaro: non è stata affatto una passeggiata. I temi toccati sono tanti e molto profondi. E quando serve, picchiano duro: Le famiglie d'origine, l'educazione ricevuta, la quotidianità della coppia, l'elaborazione del lutto di non poter avere figli, l'organizzazione familiare post adozione ... e chi più ne ha più ne metta!
Più resistenza si pone, più male fa. Almeno questa è la mia idea.

L'indagine psicosociale si è conclusa con una relazione di 11 pagine dove viene illustrata per filo e per segno la nostra storia e dove vengono messe in luce le abilità e le lacune come potenziali genitori. Un quadro clinico perfetto e, per fortuna, più positivo che negativo. (quando ce l'hanno letta mi ha fatto una certa impressione)
Con questa relazione si conclude la "fatica" per rendere completa la nostra disponibilità all'adozione nazionale: basta, non serve fare altro! Siamo a disposizione!

Ogni tanto penso a questo documento che ora è depositato in una grande stanza dei Tribunale dei Minori ... insieme a migliaia di altre cartelle simili alla nostra! Che probabilità c'è di essere scelti per un'adozione nazionale? 
Statistiche dicono che nella giurisdizione di Milano una coppia su 30 adotta con la nazionale. Non è facile, ma non è impossibile. Se dovessi ricevere la fatidica telefonata che, dall'oggi al domani, ci sconvolge la vita, ne sarete informati :)

Sicuramente una buona relazione è la base per sperare anche nell'idoneità finale per l'adozione internazionale, ma questo ve lo saprò dire solo fra qualche giorno!




martedì 10 aprile 2012

Dalla dichiarazione di disponibilità ad oggi (sintesi)

Depositata la domanda di disponibilità all'adozione, è iniziata l'attesa dei colloqui.
E' bene sapere che ogni Comune di residenza gestisce con autonomia la prassi dell'indagine psicosociale e ne ho sentite davvero di tutti i colori.
Incontri sempre in coppia oppure separati. Fatti in Comune o all'Asl. Da un minimo di 6 incontri ad un numero infinito di 13. Dal corso obbligatorio prima dei colloqui a quello da fare addirittura prima di mandare i documenti al tribunale: ogni racconto mille variabili.
Quindi il mio suggerimento in proposito è verificare con i servizi sociali del vostro Comune di residenza (magari chiedete due volte per sicurezza!).
Poi quando vi confronterete con amici e conoscenti, a volte gioirete e altre volte meno per la prassi che è toccata a voi.

Il nostro percorso è stato il seguente:
- Dopo un mese dalla spedizione dei documenti in Tribunale ci hanno chiamato i Carabinieri per una chiacchierata di "accertamenti" (è stata sufficiente la presenza solo di mio marito)
- Silenzio per quasi 3 mesi e poi ci hanno convocato per l'indagine psicosociale presso i Servizi Sociali
- 5 colloqui fatti, sempre in coppia con Assistente Sociale e Psicologa + visita a casa + colloquio finale per leggere la relazione. Il tutto in tre mesi.
- Dopo 2 mesi dalla chiusura dell'indagine psicosociale, colloquio con il Giudice per l'idoneità all'adozione internazionale.
- Sono passati da allora 4 mesi (oggi!) e, forse, avremo il decreto a fine mese.

La sintesi serve per chi vuole farsi un'idea di massima, quel che c'è in mezzo è tutta un'altra storia.
Voglio raccontare, un po' per volta, i passaggi e le esperienze più significative di questo anno appena trascorso.