sabato 23 marzo 2013

Prendere le misure

La testa inizia a correre.
Andare agli incontri per le coppie in attesa è stato sicuramente molto utile e interessante, ma allo stesso tempo ha innescato in me il timer dell'attesa.
Fino al mese scorso non mi sentivo fortemente "in attesa", ora si.

I pensieri della telefonata, del viaggio, dell'organizzazione quotidiana, oltre che naturalmente dei bambini, sono ormai pensieri fissi, quotidiani. Non ancora opprimenti, ma sicuramente molto presenti.

In quest'ottica ci stiamo preparando al cambiamento.
Le prime azioni evidenti sono molto pratiche (non vogliamo rischiare di ricevere l'abbinamento e dover ancora sistemare la casa!).

Nelle prossime settimane imbiancheremo tutta la casa.
Abbiamo preso le misure della cameretta per vedere se ci staranno i due letti mantenendo i mobili esistenti.
Abbiamo comprato 8 ripiani per gli armadi in modo da ottimizzare gli spazi e iniziare a liberare gli armadi della cameretta.
Abbiamo comprato un freezer congelatore.
Cambiamo il tavolo della cucina per averne uno più comodo per 4.

Cose pratiche e tanti pensieri.

Direi che è ufficialmente iniziata la fase di "adattamento", quanto meno della casa.
Forse siamo troppo in anticipo  e ogni tanto mi assale la paura che l'attesa sarà ancora lunghissima, oltre ogni mia più nera aspettativa...
Non so, sento troppe storie molto diverse tra loro: abbinamenti lampo o attese infinite...
Solo il tempo ci dirà se siamo troppo previdenti oppure no.

Ah! Dimenticavo, abbiamo iniziato anche un corso on line di spagnolo! (e forse questa è l'unica attività che è bene iniziare quanto prima!)
Quindi .... Adiòs :)

domenica 10 marzo 2013

Esempio relazione Cile

L'esempio di relazione cilena che ci hanno presentato ci è da subito parsa molto familiare.
L'organizzazione delle informazioni è ben strutturata e sembra un documento scritto in Italia ... almeno questa è stata la nostra impressione.

E' divisa in sezioni tematiche: anagrafica, stato di salute fisico e psicologico, sviluppo personale e sociale, la famiglia di origine, la storia del bambino e una relazione psicologica approfondita a parte.
Molte informazioni che lasciano intravedere cura e attenzione verso il bambino.
Dalla relazione si intuisce che il bambino è stato seguito da psicologi, educatori e medici.
E in qualche modo mi risulta più facile capire perché c'è voluto più di un anno, dall'arrivo in istituto, per essere inserito nelle liste di adozione.

Quello che non mi aspettavo di trovare era il nome e cognome dei genitori biologici e il loro ultimo indirizzo disponibile ...

Ci hanno spiegato che, quando avremo in mano la relazione del nostro abbinamento, quello che ci sarà scritto dentro sarà tutto quello che potremo sapere prima di incontrare nostro figlio.
Non una parola di più e non una di meno.

Da un lato ci sarà quindi una voglia, frustrata, di sapere di più, di poter capire meglio "cosa si intende con...".
Dall'altro, soprattutto nel "dopo", nella quotidianità di tutti i giorni in famiglia, servirà tanta forza e delicatezza nel gestire le informazioni in modo appropriato rispetto alle domande sul "chi sono?".

Il grande quesito della serata è stato: "meglio sapere tanto o sapere poco?".
Non c'è una risposta uguale per tutti.
Per me è meglio sapere il più possibile, perché come mamma possa aiutare mio figlio a elaborare anche le cose più difficili.
Meno conosco e più mi sento impotente.
Questo almeno vale per me.

Vedere un esempio di relazione è stato utilissimo.
Ora so un po' di più cosa aspettarmi, anche se questo non vuole dire che io sia preparata né tanto meno pronta!
Però una cosa la so, anzi la sappiamo, con certezza: vedere come è fatta la relazione ci ha convinti ancor di più del Cile come nostra scelta di paese adottivo!

Ora si tratta di aspettare di leggere il documento che ci descriverà i nostri figli :)